Quanti caffè si possono bere al giorno?

Una delle domande che le persone si fanno più spesso è quanti caffè si possono bere al giorno?

Non è facile dare una risposta univoca.

Ci sono diverse variabili che influiscono sulla quantità di caffeina presente nelle nostre tazzine.

A colazione, a metà giornata, dopo pranzo, durante le pause. Molto spesso il caffè ci accompagna lungo tutta la giornata. E a volte perdiamo il conto di quante tazzine abbiamo consumato. Con il rischio di esagerare.

Una ricerca sostiene che superare i sei caffè al giorno farebbe aumentare del 22% il rischio cardiovascolare. Per mantenere il cuore in salute gli esperti consigliano di berne al massimo cinque. Ecco quanti caffè invece potrebbero addirittura portare dei benefici.

Secondo l’ EFSA, (European Food Safety Authority) si stima che un adulto in normali condizioni psicofisiche può consumare massimo 400 mg di caffeina al giorno.

Quanti-caffè-si-possono-bere-al-giorno Caffè Semplice

A quanti caffè corrispondono esattamente 400 milligrammi di caffeina?

Corrispondono a circa 4 espressi di buona qualità.

Naturalmente la specie botanica influisce molto sul contenuto di caffeina della tazzina. Come ho scritto anche su questo articolo, l’Arabica ha una percentuale minore di caffeina rispetto alla Canephora (selezione Robusta).

Secondo l’ EFSA è meglio restare in una dose giornaliera di caffeina tra i 200 mg e fino a 400 mg da tutte le fonti alimentari.

Uno studio della University of South Australia ha esaminato qual è il limite oltre al quale troppo caffè potrebbe far male alla nostra salute. In particolare al cuore. La ricerca afferma che sei o più tazzine di espresso al giorno possono aumentare il rischio cardiovascolare.

Viceversa, per mantenere il cuore in salute è meglio bere meno di sei tazzine / massimo cinque al giorno.

Puoi leggere i risultati dello studio pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition.

Caffeina, quanta ce ne serve davvero?

Sempre secondo la ricerca della University of South Australia, la quantità di caffeina è uno dei principali fattori che determina quanti caffè possiamo bere al giorno.

Gli studiosi hanno rivolto la loro attenzione alla caffeina, data la quantità abbondante nel caffè, ma presente anche nel tè e nel cacao.

Il collegamento fra caffè e cuore è proprio qui. L’eccesso di caffeina può causare un aumento della pressione sanguigna, che a sua volta può portare a malattie cardiovascolari.

Gli scienziati australiani hanno analizzato un vasto campione di dati genetici e le abitudini al consumo di caffè di 350mila persone dai 37 ai 73 anni. Di questi, più di 8mila avevano avuto un evento cardiovascolare grave, come infarto o ictus.

I dati sono stati estratti dalla Uk Biobank, un database realizzato all’interno di un enorme studio inglese a lungo termine.

Dall’analisi statistica emerge che il rischio cardiovascolare è collegato anche alla quantità di caffè consumata. In particolare, assumere 6 o più caffè al giorno è risultato associato a un aumento del 22% del rischio cardiovascolare rispetto a solo una o due tazzine al giorno.

Ma a sorpresa, anche chi non ne assume affatto e chi ha virato verso il decaffeinato presenta un leggera crescita del rischio cardiovascolare, rispettivamente dell’11% e del 7%.

La percentuale più bassa del rischio per il cuore, invece, è stata registrata fra chi beve uno o due caffè al giorno (ma anche chi ne beve tre o quattro ha un rischio basso). L’effetto protettivo del consumo moderato di caffè risiederebbe, secondo precedenti studi, nella presenza di composti antinfiammatori e antiossidanti nella bevanda.

Una volta assunta, la caffeina resta nell’organismo per circa 4 ore (stima di media, il tempo esatto dipende da fattori fisici soggettivi).

Quanti caffè si possono bere al giorno? Tutto sta in una via di mezzo!

Per mantenere un cuore in salute e una buona pressione, le persone devono limitare il numero di caffè assunti a meno di sei tazzine ogni giorno. La quantità che rappresenta la soglia oltre la quale il caffè inizia a far male.

Come spesso accade quando si parla di alimentazione e salute, tutto sta nell’essere moderati e non eccedere, indipendentemente dal cibo o dalla bevanda che si consuma.

Sapere quando e quanto una cosa ci fa male, diventa essenziale per compiere scelte maggiormente consapevoli. Anche quando

Il metodo di estrazione influisce sulla quantità di caffè che si possono bere al giorno. Perché varia la quantità di caffeina in tazza, sia per quanto riguarda il volume della bevanda che per quanto riguarda la concentrazione.

Caffè decaffeinati, quanti se ne possono bere al giorno?

Se la tua passione sono i caffè decaffeinati, il limite giornaliero quasi non esiste. Per legge il contenuto di caffeina di un caffè deca non può essere superiore allo 0,10%.

Il caffè decaffeinato contiene meno caffeina rispetto a quello normale ma, esattamente come quest’ultimo, dovrebbe essere assunto tenendo conto della moderazione nella quantità. Le basse dosi di caffeina, infatti, non devono essere sinonimo di tranquillità assoluta se si hanno problematiche pregresse.

Quanti caffè si possono bere al giorno in gravidanza?

Detto che un consumo moderato di caffè non è quasi mai dannoso per la salute, maggiore cautela va riservata per le donne in gravidanza e allattamento.

La caffeina è in grado di passare all’interno della placenta e arrivare al feto, il quale possiede una capacità ridotta di metabolizzazione. Diversi studi hanno evidenziato una correlazione tra alti livelli di caffeina nel sangue e un maggiore rischio di aborto e di basso peso alla nascita dei neonati.

Gli esperti raccomandano alle donne in gravidanza di non consumare oltre le due tazzine di caffè al giorno.

Il caffè (assunto correttamente) fa bene

Per diverse ragioni, il consumo di caffè (con e senza caffeina) sembra allontanare alcune malattie croniche.

Diverse ricerche hanno documentato una relazione, sia in termini di incidenza sia di mortalità, indipendentemente dall’etnia di una persona. Il beneficio è stato rilevato tra coloro che erano abituati a bere 2-5 tazzine di caffè al giorno, mentre oltre non è stato ottenuto lo stesso riscontro.

Le prove più solide riguardano il diabete di tipo 2, la cui incidenza sarebbe sfavorita da una gamma di effetti concatenati indotti dalla caffeina: dalla riduzione dell’appetito e dell’apporto energetico alla conseguente gestione del peso corporeo. Questo discorso, avvertono gli autori dell’articolo, vale però se si assumono soltanto il caffè e il tè.

Non invece se le due bevande vengono zuccherate o se la caffeina è tratta da soft ed energy drink, arricchiti in zuccheri aggiunti che (al contrario) contribuiscono ad «allargare» il girovita. Mentre se da un lato è vero che nel breve termine la caffeina può ridurre la sensibilità dei tessuti all’insulina (rallentando lo stoccaggio del glucosio nei muscoli, sotto forma di glicogeno), nel tempo le altre molecole che acquisiamo bevendo caffè sembrano mitigare questo effetto.

Da qui l’asserzione che, tra pro e contro, un consumo regolare di caffè possa essere considerato ininfluente per il rischio di ammalarsi di diabete.

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